Quanti e quali terrazzamenti abbiamo sulle nostre colline? Come sono conservati? Qual è la loro storia? Chi li ha costruiti? Essi possono rappresentare rinnovamento e attenzione verso l’ambiente?

Il rinnovamento e l’attenzione verso l’ambiente grazie alle attività ambientali, culturali ed artistiche volte alla promozione del senso civico di tutta la comunità a cura di TerrazziAmo ETS e Gruppo naturalistico “Anthracotherium”.

“Le aree terrazzate sono frutto di una pratica antica che valorizza terreni scoscesi permettendone anche la coltivazione. Oggi, contadini, professionisti e scienziati lavorano per restituire memoria collettiva e funzioni ai territori. Si dice che potremmo arrivare quasi fino alla Luna, mettendo uno accanto all’altro i muretti a secco delle aree terrazzate d’Italia. 170 mila chilometri di sassi, venti volte la lunghezza della Muraglia cinese” (cit. Altreconomia). I terrazzamenti testimoniano metodi e pratiche del fare utilizzati con continuità dall’epoca preistorica fino ad oggi per organizzare al meglio i propri luoghi del vivere e dell’abitare, basati su risorse naturali e umane locali. Hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione idrogeologica del territorio – smottamenti, alluvioni, valanghe – nell’attutire il rischio dell’erosione del suolo e della sua desertificazione, nel mantenere e migliorare la biodiversità, nel creare condizioni di microclima importanti per l’agricoltura.

Quanti e quali terrazzamenti abbiamo sulle nostre colline? Come sono conservati? Qual è la loro storia? Chi li ha costruiti? Essi possono rappresentare rinnovamento e attenzione verso l’ambiente?

Risponderemo a queste e altre domande assieme all’Associazione terrazziAmo ETS e al Gruppo naturalistico Anthracotherium